Litigi Continui all’Interno della Coppia
Uno dei problemi che si presenta più frequentemente all’interno della coppia è la presenza di contrasti e litigi quotidiani, questi vanno a guastare il clima relazionale ed impediscono ai due partner di vivere seneramente insieme.
L’aspetto caratteristico di questa condizione è che entrambi i membri della coppia riconoscono che litigano su tutto e sopratutto su cose futili o banali della quotidianità, ma che allo stesso tempo non riescono ad interrompere il problema.
Come si spiega questo fenomeno?
Nel libro la Pragmatica della Comunicazione viene spiegato che ogni atto comunicativo presenta due aspetti uno di contenuto e uno di relazione. Quello di contenuto fa riferimento alle informazioni trasmesse, quello di relazione al modo in cui tali informazioni devono essere interpretate. Per fare un esempio la comunicazione “oggi accompagni te il bambino a scuola” a livello di contenuto trasmette l’informazione di “accompagnare il bambino a scuola”, in termini di relazione può essere una proposta oppure un ordine, e quindi si va a definire il reciproco rapporto fra le due persone che interagiscono. L’aspetto di relazione viene trasmesso dalla comunicazione non verbale, infatti “oggi accompagni te il bambino a scuola” se viene detto con un tono perentorio ed affermativo costituisce una imposizione che viene eseguita nei confronti dell’altro. Inoltre il significato relazionale viene definito dal contesto, ovvero dalla situazione contingente e dalla storia relazionale delle persone. Chi fa una richiesta di questo tipo può avere un appuntamento a cui non può rinunciare a lavoro, oppure a livello relazionale è una settimana che accompagna il figlio a scuola e richiede un maggiore impegno da parte dell’altro.
Alla luce di questo si nota nell’attività clinica, che la maggior parte dei contrasti nelle coppie non si risolvono e riguardano i più futili aspetti della quotidianità, perchè i due cercano di trovare la soluzione, un accordo, sul piano dei contenuti e non sul piano della relazione. Rispetto all’esempio di sopra la risposta può essere che è meglio che sia l’altro ad accompagnare il figlio perchè anche se fa un po’ più tardi, è più importante che la persona che ha ricevuto la richiesta si dedichi a svolgere pratiche burocratiche, piuttosto che fare la spesa. Ha questa risposta chi ha fatto la richiesta può rispondere di non essere d’accordo e che il figlio sono tre giorni consecutivi che arriva in ritardo, e così via..
Confrontarsi sugli aspetti di relazione significa invece parlare del significato relazionale di ciò che entrambi si stanno comunicando, in sintesi vuol dire parlare della comunicazione (metacomunicare). Ritornando all’esempio chi fa la richiesta, dopo che questa non viene accettata, invece di scontrarsi sui contenuti può dire che sente che l’altro si sta disimpegnando nella gestione del figlio e che questo disinteresse lo disturba. A questo messaggio l’altro può confermare o dissentire rispetto questo timore, e chiarire la sua posizione, per esempio: “in questo periodo sto troppo tempo col bambino e sento di avere bisogno di maggiore spazio”. I due vanno a chiarire in questo modo come si vedono a vicenda, definiscono il loro rapporto, aspetto che sarebbe rimasto celato, e per questo fonte di problemi, se fossero rimasti ancora sul piano dei contenuti.
La terapia ha il compito pertanto di produrre questo spostamento dal livello dei contenuti a quello di relazione, necessario per ridimensionare la conflittualità quotidiana.