Quando ci si deve rivolgere ad uno psicoterapeuta? Cosa fa la psicoterapia?

In questo articolo cerco di fare un po’ di chiarezza rispetto il concetto di psicoterapia nello specifico rispondo a una domanda fondamentale, che spesso le persone si fanno o mi fanno nella vita quotidiana: quando è necessario rivolgersi ad uno psicoterapeuta?

La psicoterapia è un intervento specialistico finalizzato a cambiare aspetti psicologici che inducono sofferenza nella persona, e che quest’ultima non riesce a modificare autonomamente.

Per aspetti psicologici si intendono: comportamenti che non si vorrebbe realizzare ma che non riusciamo a fermare, o al contrario comportamenti che vorremmo realizzare e che non riusciamo a mettere in atto. Preoccupazioni- pensieri che non vorremmo avere ma che si ripresentano ed assillano la mente, reazioni emotive che non riusciamo a controllare. Relazioni interpersonali che non riusciamo ad interrompere o modificare.

L’ambito di intervento è molto ampio e comprende le quattro dimensioni fondamentali che costituiscono il funzionamento psicologico dell’individuo: emozioni, pensieri, comportamenti, relazioni. E’ importante specificare che tali elementi sono tutti interconnessi, cosicchè un cambiamento, per esempio realizzato a livello emotivo produce un cambiamento nei comportamenti e nelle relazioni. La sintomatologia portata dal paziente, per esempio l’ansia costituisce la porta di accesso per realizzare un cambiamento rispetto tutte le altre dimensioni psicologiche: se la persona impara a gestire il panico cambierà i propri comportamenti e il proprio modo di comportarsi.

La psicoterapia che è in grado di produrre un effettivo cambiamento del problema psicologico, così come lo abbiamo definito, non produce mai un solo effetto sul sintomo, ma proprio perché l’individuo è un sistema in cui tutti i principali elementi psicologici sono interconnessi, determina un cambiamento più globale e per questo duraturo.

Dal mio punto di vista la cosa più difficile in psicoterapia è sbloccare una situazione problematica che si mantiene nel tempo, una volta realizzato questo, ovvero quando la persona impara a gestire aspetti di sè che prima non riusciva a controllare, la maggior parte dei cambiamenti avvengono spontaneamente e sono realizzati dal paziente in modo sempre più autonomo, in questa fase il terapeuta assume, spesso, il ruolo di supervisore.

L’obbiettivo fondamentale della psicoterapia è condurre il paziente a riappropriarsi della propria vita, in quanto un “sintomo” consiste in un aspetto di noi stessi che non riusciamo a modificare e che in un certo senso “non ci fa sentire padroni in casa nostra”.

Vedendo i miei pazienti penso che questa sia la quinta essenza dell’angoscia.