Il concetto di trauma in psicoterapia breve e il suo trattamento
Per trauma si intende un evento nella vita della persona che crea una frattura fra un prima e un dopo, in cui lo stato di equilibrio precedente viene vissuto come irrimediabilmente perduto. L’evento può consistere per esempio in una malattia invalidante, che impedisce di vivere come prima della sua scoperta, oppure in un disastro naturale che distrugge tutto quello che è stato costruito da una persona, e la mette nella inaspettata condizione di ripartire da zero.
L’evento traumatico può generare un disturbo post-traumatico da stress, quando la persona è travolta emotivamente dal ricordo dell’evento, cioè non riesce a superarlo. La sintomatologia psicologica prevalente in questi casi è la presenza di immagini intrusive legate all’evento, e i disperati tentativi della persona di evitare tali contenuti, attraverso tentativi di evitamento fisici e mentali (cercare di non ricordare). Dal punto di vista emotivo troviamo sensazioni di dolore, terrore, smarrimento e confusione.
La psicoterapia breve di questa condizione consiste nel far scrivere quotidianamente e ripetutamente l’evento traumatico, cercando di aggiungere dettagli ad ogni scrittura. Questa tecnica psicoterapeutica permette gradatamente di esternare le emozioni travolgenti e di prendere le distanze dall’evento, la scrittura infatti favorisce un processo di integrazione e razionalizzazione dell’evento. La ripetizione inoltre produce un processo di abituazione-assuefazione, come se guardassimo 20 volte un film dell’orrore che ci spaventa, la ventesima visione sicuramente sarebbe molto faticosa e noiosa invece che spaventosa.
In altre condizioni il trauma non corrisponde ad un evento singolo, ma ad una condizione oggettiva e permanente, che procura sofferenza e che la persona non riesce a risolvere. Un esempio può essere il dover passare le giornate lavorative con un collega che ci opprime, senza avere la possibilità (per esempio per difficoltà economiche) di poter cambiare lavoro. La persona in questi casi è come se fosse una teiera su un fornello acceso che non si spenge mai, ad un certo punto l’acqua evapora, e la teiera si scioglie.
La psicoterapia breve di queste condizioni consiste nel fornire le strategie alla persona per poter gestire ciò che non può oggettivamente cambiare, in modo comunque da ridurne il peso e poter andare avanti con maggiore serenità. Nello specifico si forniscono delle strategie per ridurre l’impatto della condizione avversa, che permettono di mitigare emozioni intense come il dolore e la rabbia, e di attraversare sensazioni negative come l’angoscia e la depressione. Inoltre si possono fornire alla persona delle indicazioni che cambiano le sue modalità comportamentali e relazionali disfunzionali, che cioè complicano ancora di più la condizione problematica.
In altri casi ancora il trauma non corrisponde ad un singolo evento negativo del passato, ma ad un insieme di più esperienze passate negative. Per esempio esperienze di maltrattamento, distacco e indifferenza da parte dei genitori vissute durante l’infanzia. Queste ferite del passato possono avere un impatto nel presente, conducendo la persona a vivere le relazioni attuali con un atteggiamento difensivo o di diffidenza. E’ come se la persona anticipasse un rifiuto e ogni volta difendendosene lo realizzasse. Si crea così la percezione di un destino negativo a cui la persona sente di non poter sfuggire, proprio perché non è consapevole del nesso che c’è fra il suo passato e il suo atteggiamento nel presente.
In questi casi la psicoterapia breve consiste nel fornire indicazioni che permettono di attraversare e superare emotivamente le ferite del passato, e dopo di rendere più consapevole la persona del collegamento fra i problemi del passato e quelli del presente. In questi casi la coscienza ha un ruolo terapeutico in quanto il dare un significato biografico ai problemi attuali permette di controllare quei meccanismi relazionali che fanno perpetuare il destino negativo, e quindi determina un processo di emancipazione dal passato.
In conclusione di questo scritto vorrei sottolineare che, a differenza di quanto si creda nel senso comune e in certi modelli psicoterapeutici, la maggior parte dei problemi psicologici non si origina da un evento traumatico, nè se questo c’è effettivamente stato è necessario che venga trattato per risolvere il problema. In linea con una prospettiva sistemico- costruttivista la terapia breve strategica considera la maggior parte dei problemi umani come dei circoli viziosi che si auto-alimentano, e che procedono dal presente verso il futuro, come un incendio che parte dalla prima scintilla di fuoco e poi si propaga in avanti. Nonostante questa posizione teorico-applicativa ci sono condizioni cliniche in cui l’evento del passato è al centro dell’intervento, proprio per gli effetti concreti che ha sul presente della persona, e come specificato sopra possiamo trovare diverse situazioni cliniche, rispetto alle quali sono state definite manovre di intervento specifiche.
Bibliografia
Leonardi, F. & Tinacci, F. (2021). Manuale di psicoterapia strategica: ottanta tecniche di intervento. Eriskson
Nardone, G., Cagnoni, F. & Milanese, R. (2021). La mente ferita. Ponte alle Grazie