Disturbo Ossessivo con Immagini e Pensieri Intrusivi: come neutralizzare i fantasmi della mente

Una forma di disturbo ossessivo abbastanza diffusa è rappresentata da quei pazienti che soffrono per pensieri che gli arrivano in mente e che procurano ansia e sofferenza, pensieri che non vorrebbero avere.

Tali pensieri per queste caratteristiche vengono chiamati in ambito clinico “pensieri intrusivi”, e possono riguardare differenti aspetti: violenza, blasfemia, immagini terrifiche, atti sessuali, immagini immorali ecc…

Queste ossessioni riguardano frequentemente ciò che per il paziente è una sorta di tabù, ciò che per il paziente è inaccettabile perfino pensare. Quindi come diceva lo psicoterapeuta che mi ha formato nel precorso di acquisizione della specializzazione in psicoterapia breve: “dimmi la tua ossessione e ti dirò chi sei”. Chi è focalizzato sul benessere dei figli può avere l’ossessione di fargli del male, chi è focalizzato sulla famiglia può avere l’ossessione del tradimento, chi è morigerato in ambito sessuale può avere immagini pedofile, chi è molto credente può avere pensieri blasfemi ecc…

Analizzando i contenuti di questi pensieri in rapporto alle paure del paziente appare evidente anche al non esperto la loro natura paradossale, la situazione che queste persone sperimentano è dunque comica e molto tragica allo stesso tempo.

In un’ottica sistemico-costruttivista questo tipo di disturbo ossessivo si costruisce a partire da una paura, che poi prende forma nell’immagine intrusiva, oppure casualmente, a partire da un’immagine che in un momento attraversa la coscienza della persona spaventandola. Successivamente sono le reazioni della persona focalizzate ad evitare mentalmente l’ossessione ad incrementare la sua intensità e frequenza: a rendere il contenuto mentale intrusivo.

Un principio conosciuto fin dall’antichità sia nella cultura orientale che occidentale è il seguente: cercare di non pensare qualcosa è pensare ancora di più quella stessa cosa.

Questo sembra essere il DNA di questa forma di disturbo ossessivo.

La terapia breve strategica utilizza delle tecniche specifiche che ribaltano la dinamica paradossale in cui il paziente è intrappolato. Il terapeuta prescrive di realizzare intenzionalmente il sintomo ossessivo in tempi e modi che calzano alla caratteristica dell’ossessione specifica, in modo da ridurne la pervasività fino a liberare il paziente dalla sua prigione mentale.